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Industria 4.0 | Benefici fiscali | Droni Professionali

Industria 4.0 e Droni: Opportunità e Benefici Fiscali

Approfitta di industria 4.0, fino al 40% di Sgravi Fiscali

L’Industria 4.0 rappresenta una delle più grandi trasformazioni del settore produttivo, portando innovazione e digitalizzazione nei processi aziendali. Grazie all’impiego di tecnologie avanzate, le imprese possono migliorare la propria efficienza operativa, ridurre i costi e aumentare la competitività sul mercato. In questo contesto, i droni svolgono un ruolo fondamentale, consentendo automazione, monitoraggio intelligente e una raccolta di dati più rapida e accurata.

L’adozione di soluzioni basate su droni professionali consente alle aziende di ottimizzare il controllo di infrastrutture, la gestione logistica, le operazioni di manutenzione e le analisi ambientali. Inoltre, grazie agli incentivi fiscali dell’Industria 4.0, è possibile ottenere un recupero fiscale fino al 40%, rendendo l’investimento in queste tecnologie ancora più vantaggioso.

Scopri come le aziende possono beneficiare delle agevolazioni fiscali e quali requisiti devono soddisfare i droni per essere inclusi nel programma Industria 4.0.

Vantaggi dell’Industria 4.0

L’Industria 4.0 offre un recupero fiscale fino al 40% per l’acquisto di beni strumentali innovativi.

Chi può beneficiare degli incentivi?

Le agevolazioni fiscali sono rivolte a diverse tipologie di soggetti, tra cui:

  • Start-up e PMI
  • Liberi professionisti (ingegneri, architetti, geometri, agronomi, geologi)
  • Aziende del settore industriale e tecnologico

Le aziende possono accedere agli incentivi dell’Industria 4.0 fino al 31 dicembre 2025, presentando la richiesta attraverso il proprio commercialista. Questo permette di ottenere un recupero fiscale fino al 40% sull’acquisto di beni strumentali innovativi, tra cui i droni.

Per rientrare nel programma, è necessario ottenere una dichiarazione tecnica che certifichi la conformità del drone ai requisiti previsti dalla normativa. Il documento deve attestare che il drone è interconnesso ai sistemi aziendali e dotato di funzionalità avanzate di monitoraggio e automazione.

Se l’investimento supera i 300.000 euro, è richiesta anche una perizia asseverata, redatta da un tecnico abilitato, che conferma l’idoneità del bene agli incentivi.

DroneBase fornisce gratuitamente la dichiarazione tecnica ai propri clienti, garantendo un processo semplice e conforme alla normativa vigente.

I droni possono rientrare nel programma Industria 4.0, ma devono soddisfare specifici requisiti normativi e rispettare le linee guida che regolano l’accesso agli incentivi fiscali, come l’iperammortamento o il credito d’imposta.

Nel contesto dell’Industria 4.0, i droni vengono considerati strumenti innovativi quando sono integrati in sistemi interconnessi e utilizzati per la raccolta, elaborazione e analisi dei dati, contribuendo così all’ottimizzazione dei processi aziendali.

Requisiti per l’Industria 4.0

Per essere considerati beni strumentali idonei all’Industria 4.0, i droni devono rispettare specifici requisiti tecnici. In particolare, devono garantire:

  1. Interconnessione con i sistemi gestionali aziendali, come ERP e MES, per la raccolta e lo scambio di dati.
  2. Monitoraggio e telemetria in tempo reale, con la capacità di trasmettere informazioni a un sistema centrale.
  3. Automazione e controllo remoto, con la possibilità di essere operati a distanza o di funzionare autonomamente.
  4. Integrazione con l’Internet of Things (IoT) e sistemi avanzati di analisi dati, intelligenza artificiale o machine learning.

Se un drone soddisfa questi criteri, è possibile includerlo nel piano di incentivi per l’Industria 4.0 con un recupero fiscale garantito.

Applicazioni dei droni nell’Industria 4.0

I droni trovano applicazione in numerosi settori, contribuendo a migliorare efficienza e sicurezza operativa. Alcuni esempi di utilizzo includono:

  • Ispezioni e manutenzione → monitoraggio di infrastrutture critiche, reti elettriche, strade e impianti industriali.
  • Agricoltura di precisione → mappatura e analisi del terreno, monitoraggio dello stato delle colture e irrorazione mirata.
  • Logistica e trasporto → utilizzo per la movimentazione di piccoli carichi in aree industriali o in contesti difficili da raggiungere.
  • Settore edilizio e rilievi topograficicreazione di modelli 3D, monitoraggio dei cantieri e analisi dettagliata del suolo.

L’impiego di droni in questi ambiti permette di ottimizzare i processi, ridurre i costi operativi e incrementare la sicurezza sul lavoro.

Certificazioni e documentazione

Per accedere ai benefici fiscali previsti dall’Industria 4.0, le aziende devono fornire alcuni documenti essenziali:

  • Dichiarazione tecnica, rilasciata dal rivenditore, che attesta la conformità del drone ai requisiti previsti dalla normativa.
  • Perizia asseverata, richiesta solo per investimenti superiori a 300.000 euro.
  • Dimostrazione dell’integrazione con i sistemi aziendali, per certificare l’utilizzo del drone all’interno del processo produttivo.

Se il drone soddisfa questi criteri, può essere incluso nel programma Industria 4.0, consentendo all’azienda di ottenere un recupero fiscale significativo.

Categorie di riferimento secondo la normativa

Per rientrare negli incentivi dell’Industria 4.0, i droni devono essere classificati come beni funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi, in conformità con l’Allegato A della Legge di Bilancio, che definisce i beni agevolabili nel Piano Industria 4.0.

Classificazione dei droni nell’Industria 4.0

Secondo la normativa, i droni possono essere ricondotti a due principali categorie:

  • Macchine intelligenti: se integrati in un sistema di produzione e interconnessi ai sistemi gestionali aziendali (ERP, MES) per il monitoraggio e l’automazione dei processi.
  • Sistemi per la logistica interconnessa: se utilizzati per il trasporto automatizzato di beni all’interno di impianti industriali o per il monitoraggio della supply chain.

Esempio pratico: Un drone impiegato per l’ispezione e la mappatura in tempo reale di un impianto, connesso a un sistema ERP per la gestione e l’analisi dei dati, può rientrare nei beni incentivabili dell’Industria 4.0.

Riferimenti normativi – Allegato A

L’Allegato A elenca i beni funzionali alla trasformazione digitale delle imprese secondo il modello Industria 4.0, includendo le seguenti categorie:

  • 1.11: Macchine, strumenti e dispositivi per il carico e scarico automatizzato, la movimentazione, la pesatura e la cernita automatica dei pezzi, nonché dispositivi di sollevamento e manipolazione robotizzata. Rientrano in questa categoria anche AGV e sistemi di movimentazione flessibili dotati di riconoscimento dei pezzi (RFID, visori, sistemi di visione e meccatronici).
  • 1.12: Magazzini automatizzati interconnessi ai sistemi gestionali di fabbrica.
  • 1.13: Dispositivi, strumentazione e componentistica intelligente per l’integrazione, la sensorizzazione, l’interconnessione e il controllo automatico dei processi. Questi strumenti possono essere utilizzati anche per l’ammodernamento o il revamping di sistemi di produzione esistenti.

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