Industria 4.0

Approfitta di industria 4.0, fino al 20% di Sgravi Fiscali

L’obiettivo di industria 4.0 è quello di incentivare le aziende italiane che investono in beni strumentali per migliorare, attraverso la digitalizzazione, i propri processi produttivi.Questo si traduce in vantaggi Fiscali da una parte e Produttivi dall’altra.

Perché

I droni sono parte integrante di questo processo, che lega tutti i dispostivi digitali grazie all’avanzamento tecnologico e permette di generare performance ottimizzate in tutti gli ambiti professionali, per risposte utili alla società in tutti gli ambiti gestionali, produttivi, ambientali e urbanistici.

A chi è rivolto

Tutti i professionisti (e futuri tali) nell’ambito tecnologico, informativo e geo-spaziale seriamente interessati a un continuo processo di apprendimento e investimento innovativo, in particolare:

Start-upper
Liberi professionisti (Ingegneri, Archietti, Geologi, Agronomi, Geometri, Agenti immobiliari)
Responsabili tecnologici di PMI nel comparto 4.0
Tecnici specializzati di Pubblica Amministrazione e Forze dell’Ordine

Come funziona

Fino al 31 dicembre 2025 è possibile presentare una pratica al proprio commercialista per ottenere un recupero fiscale minimo del 20%. Per farlo, è necessario ottenere una dichiarazione tecnica dal rivenditore o costruttore che sia conforme alla normativa per Industria/Transizione 4.0.

Questa dichiarazione deve attestare, comma per comma, la compatibilità con i requisiti della norma. In particolare, deve evidenziare la capacità del sistema di “esporre” agli asset aziendali di controllo un repository di dati strumentali, essenziali per il monitoraggio in tempo reale o quasi reale dello stato di salute o del carico di lavoro della piattaforma UAS oggetto della dichiarazione.

DroneBase, come società di consulenza UAS, offre questo servizio gratuitamente ai propri clienti, fornendo la dichiarazione in sede di fatturazione fiscale.

i droni possono rientrare nell’Industria 4.0, ma devono soddisfare specifici requisiti previsti dalla normativa e dalle linee guida che regolano l’accesso a incentivi come l’iperammortamento o il credito d’imposta. Nel contesto dell’Industria 4.0, i droni possono essere considerati strumenti innovativi quando utilizzati come parte di sistemi integrati e interconnessi per la raccolta, l’elaborazione e l’analisi dei dati.

Requisiti principali

Per rientrare nell’Industria 4.0, i droni devono rispettare i seguenti requisiti:

Interconnessione con altri sistemi aziendali:
- Devono essere integrati nei sistemi aziendali come ERP, MES o software di gestione.
- La raccolta e trasmissione dati deve essere automatizzata.
Monitoraggio in tempo reale:
- Devono consentire la raccolta di dati in tempo reale e inviarli a un sistema centrale per l’elaborazione.
Automazione e controllo remoto:
- I droni devono essere in grado di operare autonomamente o essere controllati a distanza con sistemi avanzati.
Integrazione con analisi dei dati e IoT:
- Devono essere connessi a piattaforme IoT per analisi avanzate, intelligenza artificiale o machine learning, al fine di migliorare l’efficienza e i processi decisionali.

Applicazioni specifiche

I droni possono rientrare in progetti Industria 4.0 in diversi ambiti:

Ispezione e manutenzione:
- Monitoraggio di infrastrutture (ponti, strade, linee elettriche) con raccolta dati per manutenzione predittiva.
Agricoltura di precisione:
- Utilizzo per mappature, analisi dello stato delle colture e irrorazione mirata.
Logistica:
- Trasporto di piccoli pacchi o materiali in aree industriali.
Rilievi e costruzioni:
- Monitoraggio dei cantieri, creazione di modelli 3D e analisi del terreno.

Certificazioni e documentazione

Per accedere ai benefici fiscali previsti per l’Industria 4.0, è necessario:

Redigere una perizia tecnica asseverata (se il valore è superiore a 300.000 €).
Dimostrare il rispetto dei requisiti tecnici previsti dal Decreto Ministeriale Industria 4.0.
Documentare l’integrazione con sistemi aziendali e le funzionalità avanzate del drone.

Se progettati o configurati per operare in queste condizioni, i droni rappresentano una soluzione altamente innovativa per l’automazione industriale e possono beneficiare degli incentivi previsti.

I droni possono rientrare in diverse categorie di beni strumentali ai fini dell’Industria 4.0, a seconda della loro configurazione e utilizzo specifico.

Di seguito, vengono elencate le principali categorie di riferimento in base alla normativa:

Beni funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi

Secondo l’Allegato A della Legge di Bilancio (che definisce i beni per il Piano Industria 4.0), i droni possono essere classificati in:

Macchine intelligenti: Se integrati in un sistema di produzione e interconnessi ai sistemi gestionali aziendali per il monitoraggio e l’automazione dei processi.
Sistemi per la logistica interconnessa: I droni utilizzati per il trasporto automatizzato di beni all’interno di impianti industriali, o per il monitoraggio della supply chain.

Esempio: Droni per l’ispezione e la mappatura in tempo reale di un impianto, integrati con un sistema ERP.

Allegato A – Beni funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello «Industria 4.0»

1.11 macchine, anche motrici e operatrici, strumenti e dispositivi per il carico e lo scarico, la movimentazione, la pesatura e la cernita automatica dei pezzi, dispositivi di sollevamento e manipolazione automatizzati, AGV e sistemi di convogliamento e movimentazione flessibili, e/o dotati di riconoscimento dei pezzi (ad esempio RFID, visori e sistemi di visione e meccatronici)

1.12 magazzini automatizzati interconnessi ai sistemi gestionali di fabbrica

1.13 dispositivi, strumentazione e componentistica intelligente per l’integrazione, la sensorizzazione e/o l’interconnessione e il controllo automatico dei processi utilizzati anche nell’ammodernamento o nel revamping dei sistemi di produzione esistenti